Culzej: il toponimo è alquanto tolkeniano nella sua cruda, reale significazione: con la gerla, un piccolo luogo stretto, oscuro, povero e, forse, anche disprezzato. E, agli amanti delle ricche e ampie vallate che altrove solcano le grandi e famose catene montane con i loro picchi celebrati e frequentati da miriadi di turisti, sicuramente questo luogo sembra trascurabile.
Eppure, pur parlando con i pochi stavoli abitati dell’improba fatica di montanari abbarbicati alla propria casa e alla propria montagna, questo è un luogo che ha una sua bellezza selvaggia e pura: le poche, piccole case che punteggiano il resto dei grandi prati –molti abbandonati all’invasione del sottobosco- sono incastonate tra scure abetaie e verdi faggete, che si inerpicano fino alle crete delle Pesarine, ultima propaggine ad est del grande mondo dolomitico. Un mondo silenzioso, il cui silenzio è interrotto dal canto ininterrotto dei molti e spumeggianti corsi d’acqua che lo solcano –un canto che accompagna l’escursionista –che qui spesso, se lo vuole, torna viandante- fin sulle cime dei monti, dai canti degli uccelli, dalle grida degli animali, che qui sono ancora numerosi, salvati dall’estensione dei boschi e da una natura discretamente integra, ricchissima di flora rara.
In questo mondo, un po’ fiabesco si trova “casa Bruseschi”, la casa estiva della parrocchia delle Grazie, antico donativo della famiglia Bruseschi alla comunità dei Servi di Maria per i gruppi giovanili dell’Azione Cattolica della parrocchia udinese. Un casa recentemente rimodernata e attrezzata per soggiorni estivi e invernali di gruppi giovanili, che possono ritrovare un contatto con una natura ricca di forme e di manifestazioni.
Ma non solo natura: si può andare alla scoperta degli antichi borghi della grande vallata pesarina – il più nascosto e il meno frequentato dei collegamenti con il Cadore, penalizzato dall’interruzione che ormai dura da anni del collegamento tra forcella Lavardet e Campolongo in Comelico – ricchi di notevoli opere in legno e in pietra, con scorci interessanti e angoli splendidi. Oltre a piccoli gioielli, come la parrocchiale di Prato Carnico e la chiesetta di Osais, con i pregevoli altari in legno scolpito, dorato e policromo. Recentemente, poi, è stata rivalutata la grande tradizione orologiaia di Pesariis, con l’esposizione in museo e all’aria aperta di notevoli pezzi, che richiamano via via sempre di più turisti.
E, uscendo dalla valle, rapidamente si possono raggiungere sia mete escursioniste di grande fascino: Peralba, Coglians, i monti di Razzo e il Bivera, il Cadore e l’alta Pusteria; sia mete turistiche note come Sauris e Sappada, raggiungibile facilmente a piedi in poche ore, o il Comelico, il Cadore, la Pusteria e l’Austria attraverso Prato della Drava. Tra l’altro, tra i due paesi di antica parlata tedesca è stato ripristinato l’antico sentiero dei pellegrini verso Maria Luggau -il piccolo santuario storico dedicato all’Addolorata nella valle del Gail, retto anch’esso dai Servi di Maria della Provincia Tirolese, cui storicamente si richiamano le comunità dell’alta Carnia, del Comelico e dell’ampezzano- segnato qua e là da piccoli capitelli con l’immagine della Vergine di Luggau e un versetto dell’Ave Maria in tedesco. Un tratto del sentiero passa davanti a “casa Bruseschi”.
Poco lontano, al di là del torrente Siera –uno dei due torrenti che costeggia la casa- è collocata la chiesetta della Madonna di Culzej, l’ex-voto della comunità di Pesariis, per ricordare la salvezza di un rilevante numero di cittadini, che si erano trovati in pericolo di vita durante una rappresaglia tedesca nell’ultima guerra. Qui ogni anno salgono gli abitanti di Pesariis e della valle ad onorare la Vergine, e ogni cinque anni solennizzano la ricorrenza con grandi festeggiamenti in paese.
Non mancano in valle le caratteristiche sagre paesane che punteggiano l’estate di tutte le comunità montane piccole o grandi: Pesariis festeggia a metà settembre con i suoi “arlois e fasois” due prodotti di cui va giustamente fiera.
La casa Bruseschi è a disposizione della parrocchia delle Grazie per i campi estivi dei propri bambini, ragazzi e giovani, ma da molti anni ospita anche gruppi di varia provenienza che ne fanno richiesta.
Per informazioni contattare l’ufficio parrocchiale al numero +39 0432 505324 o via e-mail all’indirizzo: parroco@bvgrazie.it.
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Culzej story
Dal Lunedì al Venerdì:
8.00 - 9.00 - 10.00 - 18.30
Sabato: 8.00 - 9.00 - 10.00 - 19.00
Domenica: 8.00 - 9.00 - 10.00 -
11.00 - 17.00
Dal Lunedì al Sabato:
8.30 - 10.30 ~ 16.00 - 18.00
Domenica: 7.30 - 12.00 - 16.00 - 18.00