Dal Bollettino Parrocchiale: Dopo Natale in cammino (Gennaio 2013)

Le festività natalizie per tante personesono una noia senza fine eun periodo di felicità impostaquasi a comando:  in questigiorni siamo obbligati per tradizione ad essere buoni!Molti vivono così il natale, svuotandolo di senso, facendone il giorno dei ‘regalini’ edi una smielata festa laica.

Se invece riprendiamo in  mano le letture proclamate in questi giorni festivi, esse ci riempiono di riflessioni serie: ci fanno vivere esperienze fortissime,  come quella di Giuseppe, muto davanti a quel Bambino di cui deve prendersi cura, come padre legale, ma che sa  che non è suo Figlio, ma di un Altro e della sua Miriam come lui lachiama; e la giovanissima Miriam,  quando stringe tra le braccia quel suo Bambino e gli offre il latte, cosa avrà ricordato dell’annuncio dell’Angelo di nove mesi prima?

E che gioia quando Miriam vede arrivare i pastori, perché loro sono come lei e il suo Giuseppe, poveri e semplici, e avrà mostrato il  Bambino con gioia e l’orgoglio luminoso di ogni mamma.

I pastori sono andati a Betlemme invitati da una stella, una illuminazione del cielo, e voci che annunciavano un “felice evento”, e gioia e pace, e sono ritornati dopo aver visto un Bambino vagire tra le braccia della sua giovanissima Madre.L’incontro non ha cambiato la loro vita, essi hanno continuato ad essere pastori di greggi, sporchi e malpagati, poveri e semplici, spesso rifiutati dalla gente perbene, ma al ritorno il loro cuore cantava e lodava Dio.

Il tempo natalizio si conclude con l’epifania, la manifestazione di Gesù a tutti i popoli rappresentati dai “magi”, che non sono maghi e nemmeno re, ma sono sapienti, gente che si interroga su Dio,  e su come si fa trovare dagli uomini. Pongono domande a tutti, anche  a Erode, l’assassino dei propri figli, e ai  severi e chiusi sommi sacerdoti e scribi del tempio di Gerusalemme: “Dio,  dov’è?”.

I magi escono dalla monotonia della vita:per cercare Dio, si mettono in viaggio;per trovare bisogna uscire e camminare spesso al buio, con dolore, in deserti aridi guidati solo dalla propria stella e dal desiderio di trovare.

I Magi sono l’immagine dell’uomo che cerca, che indaga, che si muove e segue la sua stella, la buona idea che gli è venuta dal cielo, il pensiero di voler cercare e trovare Dio.

Questi uomini cercano Dioguardando il cielo, osservando i segni sulla terra e tra gli uomini: una stella del cielo li guida, una stella buona che illumina le loro menti, che fa aprire i loro occhi fino a trovare a Betlem la Madre e il Bambino:ecco Dio-Uomo!Nulla di straordinario, vedono la cosa più semplice e bella: la Madre con il Figlio!

La scienza e la fede non si oppongono, entrambe cercano il senso della vita;  cercando la Vitai magi si trovano di fronte all’assoluto di Dio, tanto più sconcertante quanto inatteso: “entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre”(Mt 2,11).

Ora la casa del “Bambino con sua Madre”è la nostra casa, la comunità cristiana, la Chiesa nella quale troviamo la Vita, e noi siamo come i magi, cercatori di Dio, o come i pastori che hanno sentito un “felice annuncio” dal cielo  o semplicemente persone che desiderano Dio, e ci siamo messi in cammino per trovarloper poi ritornare nella quotidianità della nostra vitafacendo cantare il cuore lodando Dio. A tutti buona  ricerca e buon cammino verso pasqua.

p. Francesco – Parroco

18 novembre 2014
Orari delle S. Messe

Dal Lunedì al Venerdì:
8.00 - 9.00 - 10.00 - 18.30
Sabato: 8.00 - 9.00 - 10.00 - 19.00
Domenica: 8.00 - 9.00 - 10.00 -
11.00 - 17.00

Sacramento della Riconciliazione

Dal Lunedì al Sabato:
8.30 - 10.30 ~ 16.00 - 18.00
Domenica: 7.30 - 12.00 - 16.00 - 18.00

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