La celebrazione della Pasqua nei paesi occidentali coincide con l’inizio della primavera, stagione della rinascita della natura, tempo di fiori, di passeggiate e giochi all’aperto per i bambini. E’ la stagione della bellezza che fiorisce, appunto come quella dei bambini. A Pasqua tutto diventa nuovo e bello.
I riti pasquali ci fanno percepire la bellezza di questa novità. Le celebrazioni sono permeate di simboli, che è necessario capire per comprendere il Mistero nascosto e che si rivela con dei gesti forse abitudinari, ma carichi di bellezza.
Entriamo nel mistero della Pasqua del Signore con una festa popolare che inneggia a Cristo che entra in Gerusalemme, e i bambini, sempre loro, lo accolgono festanti e vocianti gridando “viva il Figlio di Davide”: percepiscono la novità. Anche la folla urla in piazza “benedetto Colui che viene nel nome del Signore”. E’ festa, il popolo si esalta, qualcuno mette i mantelli per strada e vi fa passare il Rabbi di Nazaret, ma questa festa non coincide con il progetto di Dio, che non entra in Gerusalemme da trionfatore militare; fra qualche giorno la stessa piazza urlerà “crocifiggilo!”, delusa dalla svolta che Dio sta dando alla sua entrata in Gerusalemme.
Alcuni giorni dopoGesù si trova a cenacon i discepoli, prende un pane e un bicchiere di vino, e su quel cibo semplice e comune delle nostre tavole, Lui pronuncia delle parole stupende e misteriose “è il mio corpo – è il mio sangue”. Come è possibile che un po’ di pane e un po’ di vino siano la realtà di Cristo Signore? Ecco dove il simbolo si carica di Mistero: “per rimanere sempre con voi, perché amandovi, e mangiando e bevendo questo pane e questo vino, siate in comunione con me e il Padre. Io in voi e voi in me”. C’è amore più grande? Ecco dove il simbolo rivela il Mistero e diviene realtà.
Dio non è più lontano, ma dentro di noi. La Pasqua è quel crocifisso sepolto: dal sepolcro vuoto un sussurro di cielo echeggerà fino alla fine del mondo: “non è qui, è risorto!”.
Ecco le cose nuove della eterna bellezza di Dio. In questa pasqua ringraziamo Dio perché la Chiesa ha il suo pastore, papa Francesco, pastore nuovo e che apre strade da percorrere con fiducia e gioia. La pasqua è la novità di collaborare per rendere sempre più bella e viva la fede cristiana. Pasqua è sapere che l’amore di Dio non ci abbandona mai.
Care Sorelle e cari Fratelli, a tutti gli auguri più cordiali di santa Pasqua nella vita nuova in Cristo.
p. Francesco – parroco
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